Il gruppo “Insieme per Villa d'Adda” è nato nel 1993 per libera iniziativa di un gruppo di cittadini provenienti da esperienze diverse (quasi per nessuno di tipo politico), ma con una comune volontà: mettere a disposizione un po' del proprio tempo e del proprio impegno a favore del paese.

Decisero di incontrarsi per analizzare la vita sociale e civile di Villa d'Adda e per elaborare insieme proposte che potessero migliorare il territorio e la convivenza della comunità. Furono incontri molto partecipati ed aperti a tutti senza nessuna preclusione: nel 1994 la decisione di stendere un programma e di costituire una lista civica che si potesse presentare alle elezioni comunali di quell'anno.

La lista “Insieme per Villa d'Adda” ottenne un ampio consenso da parte dei nostri concittadini e così anche nei due mandati successivi. Il gruppo che si presenta oggi agli elettori è composto solo in parte dalle persone che diedero origine a quest'esperienza: altre se ne sono aggiunte negli anni tra cui diversi giovani. Le persone sono cambiate ma i principi fondanti sono ancora gli stessi e vogliamo fermamente ribadirli oggi, nel momento in cui ci proponiamo ancora per un nuovo mandato amministrativo a servizio del nostro paese.

mercoledì 2 settembre 2015

il campetto di calcio continua a far discutere.


Riceviamo da un lettore, dopo l'interrogazione e la risposta  del sindaco,  la seguente lettera firmata  che volentieri pubblichiamo.


Gentile Lista Civica “Insieme per Villa D’Adda”,
prima di tutto grazie per aver portato alla luce la forte situazione di disagio che stanno vivendo alcuni residenti vicini al nuovo campo da calcio.
Gentile Consigliera Carsaniga Adelvalda, grazie per l’interesse verso questo sentito problema di noi residenti.
Ho letto la vostra interrogazione con attenzione, e successivamente la risposta del sig. Sindaco, e non posso far altro che constatare che siamo in un vicolo cieco.

Nessuno contesta il buon lavoro di recupero dell’area, come nessuno desidera incolpare il sig. Sindaco della maleducazione di alcuni utilizzatori del campo, ma la posizione dell’amministrazione Comunale è scoraggiante. Di fatto è elusiva su quasi tutti i quesiti posti.

I fatti sono semplici, è stato trasformato un campetto in terra battuta in un campo regolamentare in erba sintetica, con tanto di strade (mai esistite) di accesso e spalti per gli ospiti.
Al termine dei lavori è stato poi affidato alla Monvico la gestione, e di fatto dall’uso sporadico precedente si è passati ad un uso intensivo, fino a 6/7 ore al giorno durante la settimana. Poi nei fine settimana quando è di turno. Questo, che se ne dica, si chiama “potenziamento” di una struttura sportiva esistente.

Il campo sorge in una zona Residenziale, nella zonizzazione acustica del Comune in Classe II. Significa che durante il giorno il livello di rumore non deve superare i 55db, la notte (22.00 – 06.00) i 45db.
Durante le partite sono stati registrati picchi di 90db. Le emissioni NON SONO A NORMA. Non si parla di schiamazzi, che in ogni caso nessuno di noi ha “compreso” nell’atto Notarile di acquisto come invece sostiene il sig. Sindaco. Si tratta di urla, applausi, fischi, imprecazioni e bestemmie di 20/30 persone tra giocatori e sostenitori.
Tutto a pochi metri dalle nostre finestre. Un filare di siepi, impedisce solo che il prato venga usato come spalto ma nulla fa contro i suoni.

Se il Comune avesse provveduto ad una valutazione previsionale di impatto acustico come era OBBLIGATO a eseguire in base all’art 8, comma 1 e 2 della legge 447/95 si sarebbe ovviamente accorto dell’impossibilità di potenziare tale area a pochi metri dalle abitazioni.

Quindi, che se ne dica, il Comune è in torto e il campo NON rispetta le normative. Ancor più grave è che il Sig. Sindaco, figura individuata dal legislatore a tutela della salute dei cittadini, è la stessa persona che di fatto ha promosso e commesso questo abuso.

Ora, come più volte richiesto, era sufficiente trovare un punto di incontro tra residenti e utilizzatori. Nessuno vuole impedire ai bambini di giocare, o allenarsi.
Nessuno contesta le partite domenicali. Ma che il campo venga affittato a privati durante la sera, usato senza controllo fino e oltre le 22.00, per lucrare sulle spalle dei residenti è inaccettabile.

La via di un contenzioso Legale è sempre l’ultima da battere, ma se altre alternative non ci sono le premesse non sono certo a favore del sig. Sindaco. Magari noi dovremo tenerci gli “schiamazzi”, ma in caso contrario qualcuno dovrà spiegare alla cittadinanza il perché di un investimento economico così avventato in un campo non utilizzabile.
Grazie