Il gruppo “Insieme per Villa d'Adda” è nato nel 1993 per libera iniziativa di un gruppo di cittadini provenienti da esperienze diverse (quasi per nessuno di tipo politico), ma con una comune volontà: mettere a disposizione un po' del proprio tempo e del proprio impegno a favore del paese.

Decisero di incontrarsi per analizzare la vita sociale e civile di Villa d'Adda e per elaborare insieme proposte che potessero migliorare il territorio e la convivenza della comunità. Furono incontri molto partecipati ed aperti a tutti senza nessuna preclusione: nel 1994 la decisione di stendere un programma e di costituire una lista civica che si potesse presentare alle elezioni comunali di quell'anno.

La lista “Insieme per Villa d'Adda” ottenne un ampio consenso da parte dei nostri concittadini e così anche nei due mandati successivi. Il gruppo che si presenta oggi agli elettori è composto solo in parte dalle persone che diedero origine a quest'esperienza: altre se ne sono aggiunte negli anni tra cui diversi giovani. Le persone sono cambiate ma i principi fondanti sono ancora gli stessi e vogliamo fermamente ribadirli oggi, nel momento in cui ci proponiamo ancora per un nuovo mandato amministrativo a servizio del nostro paese.

martedì 29 ottobre 2013

El@ attacca sulla casetta Spazio gioco, ma cicca clamorosamente il bersaglio

"Ma come, io scrivo raviolo e voi capite tortellino?". Vien proprio da scomodare Guareschi per commentare un recente post sul rinnovato sito internet della maggioranza relativo alla casetta "Spazio gioco". El@ pubblica un contributo decisamente sopra le righe da parte di un'anonima mamma (che si lascia andare a commenti al limite della querela, come "menzogne gratuite", "panzane" e addirittura un "servizio che prima poteva ritenersi da terzo mondo"), ma cicca completamente bersaglio. Ad intervenire con autorevolezza e chiarezza sul blog "avversario", il nostro Mario Milesi (nella foto): leggi qui la sua incisiva replica, che ben sintetizza la posizione di Insieme per Villa d'Adda.

martedì 22 ottobre 2013

DISTRUZIONI: i primi 100 giorni dell'Amministrazione Biffi

Un manifesto e un volantino sui primi 100 giorni dell'Amministrazione Biffi sono in distribuzione da questa settimana in tutte le case. Eccolo:


Per i nuovi governi è uso fare il bilancio dei primi cento giorni di attività.

Più di cento giorni son passati dall’insediamento della nuova Amministrazione a Villa d’Adda e l’impressione che noi di “Insieme per Villa d’Adda” ne ricaviamo (ma l’impressione è condivisa da molti cittadini) è che l’attività prevalente del Sindaco Biffi e dei suoi colleghi amministratori sia stata quella di smantellare e cancellare velocemente ciò che era stato fatto dalle amministrazioni precedenti in anni di progettazione e paziente realizzazione.

Le immagini della copertina ne riportano alcuni esempi.

Certo, si dirà che lo si è fatto per risparmiare e che noi eravamo degli spendaccioni, così come si continua a ribadire che abbiamo lasciato disavanzi di bilancio. Non è vero!  

Abbiamo chiesto dove nel bilancio comunale si trovino questi disavanzi: nessuna risposta.   

Abbiamo chiesto dove, nel bilancio appena approvato, sia stata destinata la cifra di quasi un milione di euro (dicasi  un milione) lasciata come avanzo dalla nostra amministrazione: non sono stati in grado di dare una risposta.

Perché sosteniamo questo?  Proviamo  a dare un’occhiata insieme a quali sono state le prime mosse dell’amministrazione targata “El@ (io ci tengo al mio paese )”

Maggio 2013: Elezioni Comunali : vince la lista El@ 

Giugno 2013: I costi dell’Amministrazione. Il governo aveva tagliato il numero degli amministratori comunali proprio per ridurre i costi della politica ma il Sindaco, come lavoratore autonomo cioè imprenditore, ha scelto di prendere il compenso intero (1.952,21 euro al mese) e, di conseguenza, anche gli assessori hanno un compenso pieno. Il consiglio comunale ora è dimezzato come numero (9 membri contro i 18 di prima) ma costa ai cittadini tale e quale a prima, se non di più. Tutto legale, per carità, però …!

Giugno 2013: Centro Ricreativo Estivo. Ogni anno, finite le scuole, iniziano i C.R.E (quello comunale al centro fluviale e quello parrocchiale presso l’oratorio). L’ Amministrazione uscente, per non creare disagi alle famiglie, aveva rinnovato (solo per l’anno in corso) l’incarico alla cooperativa “Il Cantiere” che da anni gestiva il CRE comunale. L’anno successivo la nuova Amministrazione sarebbe stata libera di fare scelte proprie anche diverse da quelle precedenti. Ma l’Amministrazione Biffi con il piglio decisionista che la caratterizza stabilisce:  abolire il CRE comunale (così a detta loro si risparmia). Le famiglie che avevano già programmato di iscrivere i propri figli li avrebbero dovuti mandare all’oratorio (ma solo per mezza giornata) o al CRE di Cisano (non proprio sotto casa), con trasporto organizzato dal Comune (ma a spese di chi? Dei genitori?). Risultato: diffuso malcontento, protesta da parte di molte famiglie e..RETROMARCIA dell’Amministrazione! Richiamata in fretta e furia la coop. “Il Cantiere”, il CRE si fa ancora. MA molte famiglie ormai avevano provveduto diversamente e la presenza media dei bimbi è stata quest’anno di soli 19 bambini per settimana! …Pochi bimbi, meno costi... e l’Amministrazione si può vantare di aver risparmiato !! Strano modo di risparmiare! Bel pasticcio vero ? Sarà comunque nostra cura richiedere i costi e le entrate reali relative al CRE reintrodotto (con numero purtroppo ridotto di utenti) ed informarne i cittadini.

Giugno 2013: Piscina presso la colonia fluviale. La gestione piscina e “Centro Don Angelo Bosio” viene immediatamente affidata ad una società privata. Si mantengono i vecchi prezzi d’ingresso solo per i cittadini di Villa d’Adda (per i non residenti il prezzo raddoppia). Inoltre i prezzi bar e attività collaterali sono a libera discrezione del gestore. E’ logico e giusto che una società privata debba poter avere i propri margini di guadagno. Inoltre per convenzione deve garantire un corrispettivo di 5.000 euro (per sei mesi) al comune. Quali garanzie ha chiesto il comune al gestore? Una fideiussione? MA dove sono finite le finalità di carattere sociale che questa struttura aveva sempre avuto? Il “Centro Sociale d. Angelo Bosio” ha un regolamento molto chiaro approvato dalle precedenti Amministrazioni e stilato con la collaborazione delle Associazioni allora presenti in paese, le cui  finalità  sono: Sviluppare il senso civico e  lo spirito di convivenza delle persone. Favorire le attività di prevenzione e promozione sociale. Essere strumento di supporto alle famiglie. Come si concilia la gestione di una società privata con i principi sopra esposti? Oppure la nuova Amministrazione vuole buttare nel cestino anche questo regolamento come sta già facendo per altri?

Settembre 2013: La casetta “Spazio Gioco” di via Cadestore viene chiusa. La casetta che per molti anni aveva ospitato lo “Spazio Gioco” (dedicato ai bimbi da zero a tre anni) ora è vuota. Il servizio è stato trasferito presso la scuola materna. Ci chiediamo che fine farà questa struttura realizzata dalle passate amministrazioni con il contributo di  molti volontari. 

Ottobre 2013: altre nubi all’orizzonte, altre possibili chiusure. Il “Centro Anziani e Pensionati” di via Caderico NON sarà più ampliato come richiesto da loro e come stabilito dall’Amministrazione Carsaniga. La cifra stanziata per l’ampliamento (50.000 euro) è stata eliminata. E gli anziani…..verranno trasferiti. Perché?  Non veniteci a dire che serve più spazio alle Scuole Elementari. Ma dove saranno trasferiti? Ancora niente di ufficiale è stato loro comunicato però… girano strane voci. Dopo il rifiuto ufficiale delle Associazioni al trasferimento presso la propria sede, una delle più accreditate è che la nuova sede del Centro Anziani sia la Sala Civica (Biblioteca). Noi vogliamo sperare che sia solo una bufala messa in giro ad arte da qualche buontempone perché se fosse vera le conseguenze sarebbero veramente pesanti:
Eliminazione della Sala Civica che dopo tanti anni il nostro paese era riuscito ad avere.
Anziani trasferiti in un luogo  ancora, nell’insieme, più ristretto dell’attuale.
Due attività in netto contrasto tra loro: La Biblioteca con tutte le sue attività che richiedono spazi e tranquillità e gli Anziani che, a buon diritto, necessitano di un luogo di aggregazione vivace per poter  discutere, giocare a carte o intrattenersi al bar al volume di voce preferito.  
Eliminazione di attività e servizi attualmente presenti presso il Centro Anziani (patronati sindacali, laboratori creativi ecc.) a meno che si vogliano invadere altri spazi della Biblioteca.   A questo punto dove verrà trasferita la Biblioteca stessa?
Con una sola decisione sbagliata l’Amministrazione potrebbe distruggere tre realtà sociali: la Sala Civica, la Sede degli anziani e la Biblioteca.  

Molte altre cose potremmo dire su questi primi cento giorni dell’Amministrazione Biffi, per esempio: 

L’abolizione della “Festa sul Fiume” (dopo ben 16 anni!) col suo aspetto ludico, sociale e culturale (checché se ne dica).

Il regolamento del consiglio comunale non viene rispettato (ad esempio finora non è mai stata convocata una riunione dei Capigruppo prima del consiglio, per cui la minoranza non viene mai interpellata per la discussione preventiva dell’ordine del giorno; L'agente di polizia locale sempre assente durante i Consigli).

Il Palazzo Comunale: Le scorse amministrazioni avevano da poco dato un nuovo assetto alla disposizione degli uffici comunali (polizia locale, anagrafe, servizi sociali ecc.). Ciò aveva naturalmente comportato una risistemazione dei locali e degli arredi con le relative spese .  Ed ora  tutto viene nuovamente ribaltato: uffici che stavano sopra andranno dabbasso, uffici che stavano dabbasso andranno più in basso ancora; la sala consiliare nuova, di facile agibilità e molto decorosa sia per i consigli comunali che per altri usi di carattere civile (matrimoni, manifestazioni pubbliche ed istituzionali) sparirà e finirà in qualche locale del palazzo molto meno visibile, agibile e con spazi molto più limitati. Ci chiediamo: sono queste le priorità per Villa d’Adda? Qual è lo scopo di tutto ciò? E inoltre: come tutti sappiamo ogni trasloco e ristrutturazione ha dei costi. In questi momenti di gravi difficoltà per i bilanci comunali, era proprio necessario? Poi ancora  : dove sono i progetti? dove sono le previsioni di spesa? dov’è una delibera di Giunta che autorizzi i lavori? E chi li sta eseguendo?  E’ questa la trasparenza promessa dalla Lista El@? 


Sig. Sindaco Biffi , Signori Assessori e Signori Consiglieri di maggioranza, negli anni passati il gruppo El@ ci ha detto che chi governa non deve ritenersi il padrone assoluto del paese.  

Ora tocca a voi e avete il diritto/dovere di portare avanti quanto enunciato nel vostro programma ma non quello di fare “terra bruciata” di tutto ciò che è stato costruito in tanti anni, soprattutto a livello sociale.
A distruggere si fa presto. Costruire o ricostruire è un’altra cosa e richiede competenza, pazienza e molto, molto tempo.

sabato 12 ottobre 2013

Il sindaco da solo guadagna più dell'intera Giunta precedente. Dappertutto si tagliano i costi della politica, tranne che a El@...

Sindaco Biffi, tolga la mano dal portafogli e la sposti sul cuore. E' questo in sostanza l'invito lanciato dal capogruppo di Insieme per Villa d'Adda Bepi Locatelli al primo cittadino durante l'ultimo Consiglio comunale. Il perchè della provocazione è di facile intuizione: da solo il “borgomastro” lumbard guadagna più dell'intera la Giunta precedente.

Per carità, nulla di irregolare. Da imprenditore, Gianfranco Biffi percepisce un'indennità piena di quasi 2mila euro, mentre l'ex sindaco Adelvalda Carsaniga riceveva circa la metà. Il punto però è che la precedente Giunta (pur essendo composta da un numero superiore d'assessori rispetto all'attuale) percepiva in tutto 1.600 euro, ovvero meno del singolo odierno primo cittadino!

Da qui la sollecitazione del nostro Locatelli, che ha anche ricordato come nella passata Amministrazione diversi assessori avessero scelto di dimezzarsi spontaneamente lo stipendio. “Non si può fare una campagna elettorale urlata, gridando allo scandalo rispetto ai costi della politica - ha tuonato Bepi - e poi aumentare addirittura il “peso” della Giunta comunale nelle tasche dei villadaddesi. Suvvia, un po' di coerenza! E anche un po' di sensibilità, dato che quella di rinunciare almeno a una parte dell'indennità per nobili intenti è una consuetudine largamente diffusa nelle Amministrazioni”. 

Insomma, mentre la battaglia è in corso un po’ a tutti i livelli, dai Municipi alle Province, dalle Regioni allo Stato centrale, purtroppo il taglio dei costi della politica rimane un miraggio a Ela... o meglio, in questo caso a El@...

venerdì 11 ottobre 2013

"Siti web responsabili dei commenti"


"Siti web responsabili dei commenti". Ha sentenziato così la suprema Corte di Strasburgo. Anzi, multare un sito d'informazione per non aver censurato i commenti offensivi anonimi postati dai lettori è "giustificato e non viola la libertà d'espressione", secondo la Corte europea dei diritti umani in una sentenza con cui ha assolto l'Estonia per aver multato uno dei più grandi portali d'informazione del Paese. Nella sentenza la Corte sottolinea che la responsabilità per i commenti pubblicati  sul portale, in ultima analisi, è dei gestori del sito. I gestori sono infatti gli unici che potevano impedire o cancellare i commenti in questione, cosa che non poteva essere fatta né dagli utenti, né dalla parte offesa. Inoltre, i giudici affermano che sono gli stessi gestori ad aver fissato le regole per postare i commenti e che avendo permesso agli utenti di rimanere anonimi si sono di fatto assunti la responsabilità del contenuto dei loro giudizi.

sabato 5 ottobre 2013

Bocciate tre nostre proposte per i cittadini. Un grazie alla "Amministrazione creativa" targata El@

Ricordate la “Finanza creativa” alla Giulio Tremonti? Il “borgomastro” lumbard Gianfranco Biffi e il suo vice Antonio Posa evidentemente non intendono essere da meno... Tanto che, per restare negli annali della cronaca paesana, si sono dovuti inventare un'originale quanto discutibile prassi politica, l’ “Amministrazione creativa”. Per la serie: regolamenti, statuti e prassi consolidate, queste sconosciute.

Ma facciamo qualche esempio.

Dal Brennero a Santa Maria di Leuca prima di ogni Consiglio comunale si convoca una “inezia” chiamata Conferenza dei capigruppo? Macchè... non serve! Io ci tengo al mio paese e questa cosa qua a me non mi interessa... Andiamo avanti!".

Prima di discutere in aula il Bilancio di previsione occorre una “quisquilia” come il parere scritto del revisore dei conti (oltre a quello dei funzionari responsabili di settore) sulle proposte d'emendamento dell'opposizione? Ma no, dai... facciamone a meno!


Insomma, s'avverte un'atmosfera densa d'estro, nella sala del parlamentino villadaddese, da quando è cominciata la legislatura in corso. Oltre alle funamboliche trovate dei nuovi “creativi” amministratori, infatti, anche il clima sembra davvero “circense”... con fra l’altro un divertente via-vai di “suggeritori” dalla platea agli scranni consigliari, tutto un bisbigliare all'orecchio e ci manca solo che gli “spin doctor” si mettano adesso anche a consegnare “veline”.

Contenti loro se prendono l'amministrazione della Cosa pubblica con leggerezza, la realtà spiccia è che sono state buttate nella carta straccia tre proposte che il nostro gruppo giudicava e giudica tuttora fattibili (la creazione di un fondo per progetti socio occupazionali, la creazione di un fondo per l’assistenza alle persone diversamente abili residenti e l'incremento del fondo sostegno affitti). I cittadini ringraziano.


“Incredibile poi un dettaglio relativo alla bocciatura dell'emendamento per dar vita a un fondo solidale a sostegno di chi ha perso il lavoro e non arriva a fine mese – commenta l'ex capogruppo di Insieme per Villa d'Adda, Alfredo Caseri – E' saltato perchè i nostri conti sarebbero stati sbagliati: ballavano solo 50 euro (anzi, 49 per l'esattezza) per farli quadrare! E quindi? Bocciato tutto... nonostante anche il gruppo El@ abbia sempre sbandierato promesse riguardo ad iniziative analoghe! No, la verità è che si tratta di una decisione politica, che fa capire come in realtà non sono d’accordo su queste forme di sostegno: alla maggioranza non interessano minimamente le sorti dei disoccupati”.