Il gruppo “Insieme per Villa d'Adda” è nato nel 1993 per libera iniziativa di un gruppo di cittadini provenienti da esperienze diverse (quasi per nessuno di tipo politico), ma con una comune volontà: mettere a disposizione un po' del proprio tempo e del proprio impegno a favore del paese.

Decisero di incontrarsi per analizzare la vita sociale e civile di Villa d'Adda e per elaborare insieme proposte che potessero migliorare il territorio e la convivenza della comunità. Furono incontri molto partecipati ed aperti a tutti senza nessuna preclusione: nel 1994 la decisione di stendere un programma e di costituire una lista civica che si potesse presentare alle elezioni comunali di quell'anno.

La lista “Insieme per Villa d'Adda” ottenne un ampio consenso da parte dei nostri concittadini e così anche nei due mandati successivi. Il gruppo che si presenta oggi agli elettori è composto solo in parte dalle persone che diedero origine a quest'esperienza: altre se ne sono aggiunte negli anni tra cui diversi giovani. Le persone sono cambiate ma i principi fondanti sono ancora gli stessi e vogliamo fermamente ribadirli oggi, nel momento in cui ci proponiamo ancora per un nuovo mandato amministrativo a servizio del nostro paese.

giovedì 26 febbraio 2015

ma la scopa dov'è?


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Con piacere constatiamo che oggi, dopo il  nostro post, alcune situazioni di sporcizia sono state prontamente risolte.  Grazie operatori comunali e Sindaco! 




mercoledì 18 febbraio 2015

La stazione ecologica si rifà il trucco, ma resta poco accessibile

Un vecchio e geniale brano di Samuele Bersani (no, non è parente di quell'altro che smacchiava i giaguari) torna alla memoria, scorrendo le ultime news dal Palazzo villadaddese.


Ricorda infatti il protagonista de “Lo scrutatore non votante”, il vicesindaco Antonio Posa. Sì, proprio quello che "pulisce casa ma non ospita”.

Alla stampa locale, il numero due del Municipio ha annunciato il via ai lavori che daranno un nuovo volto alla stazione ecologica. “Per i cittadini sarà un grande passo avanti”, ha commentato (“orgoglioso”, aggiunge il settimanale).


In soldoni: un ampliamento, altre migliorie non meglio specificate, un nuovo sistema per regolare ingresso e uscita con tessera sanitaria, una zona per rifiuti speciali.

Spesa: 200mila euro. “Una somma ben spesa che garantirà a tutti i villadaddesi un servizio più efficiente”, chiosa Posa.

Una riflessione: che senso ha “infiocchettare” un servizio così poco accessibile? Va bene (anche) mettere a posto un’area non proprio allo stato attuale in gran spolvero, ma non si poteva destinare parte di quell’investimento per aumentare gli orari d’apertura, nel corso di questa legislatura ridottisi al lumicino? 

Otto ore alla settimana. “Tanta” è l'accessibilità al servizio riservata ai privati cittadini (per le imprese sono “ben” quattro in più), che da alcuni mesi non possono più nemmeno contare sulla comoda finestra d'apertura la domenica mattina.

Forse sarebbe stata meglio una “spolverata” in meno, a fronte di una “padrone di casa” più ospitale...

E un’altra considerazione. La preoccupazione maggiore sembra quella di impedire l’accesso ai non residenti, quando – visto che la stazione ecologica è accessibile col contagocce – non vorremmo che finiscano per essere i villadaddesi ad avere il problema di “espatriare” per riuscire finalmente a conferire i loro rifiuti. 


Senza contare infine anche il fatto che, con tutta probabilità, non è tanto il singolo cittadino di un altro Comune a creare problemi, quanto gli artigiani che pur accedendo con il nuovo sistema “a badge”, potranno continuare a scaricare materiale (spesso abbondante) frutto di attività svolte in Comuni ben lontani dal nostro e smaltito a nostre spese.