Il gruppo “Insieme per Villa d'Adda” è nato nel 1993 per libera iniziativa di un gruppo di cittadini provenienti da esperienze diverse (quasi per nessuno di tipo politico), ma con una comune volontà: mettere a disposizione un po' del proprio tempo e del proprio impegno a favore del paese.

Decisero di incontrarsi per analizzare la vita sociale e civile di Villa d'Adda e per elaborare insieme proposte che potessero migliorare il territorio e la convivenza della comunità. Furono incontri molto partecipati ed aperti a tutti senza nessuna preclusione: nel 1994 la decisione di stendere un programma e di costituire una lista civica che si potesse presentare alle elezioni comunali di quell'anno.

La lista “Insieme per Villa d'Adda” ottenne un ampio consenso da parte dei nostri concittadini e così anche nei due mandati successivi. Il gruppo che si presenta oggi agli elettori è composto solo in parte dalle persone che diedero origine a quest'esperienza: altre se ne sono aggiunte negli anni tra cui diversi giovani. Le persone sono cambiate ma i principi fondanti sono ancora gli stessi e vogliamo fermamente ribadirli oggi, nel momento in cui ci proponiamo ancora per un nuovo mandato amministrativo a servizio del nostro paese.

venerdì 20 dicembre 2013

I nodi vengono al pettine: El@ aveva sbandierato "Li dimezzeremo!", invece i costi del Cre sono raddoppiati

Alla fine l'hanno fatto. O forse, turandosi il naso, l'han dovuto per forza fare (sembra, infatti, che la “proposta indecente” di scaricare l'incombenza in toto sulle spalle della parrocchia non sia andata giù al suo titolare). Stiamo parlando dell'ultimo CRE, il Centro ricreativo estivo per tutti i ragazzi alla chiusura delle scuole.


Dopo aver incomprensibilmente ed intempestivamente annunciato una sospensione del servizio, l'Amministrazione Biffi aveva fatto marcia indietro, ma – a distanza ormai di diversi mesi – si può ben dire che la frittata ormai scotta, di benefici ai cittadini non ne ha portati. Anzi ai villadaddesi sono toccati solo disagi e... (sorpresa!) un bel po' costi in più.
 
In estrema sintesi: NON C'ERA ALCUN BISOGNO DI UNA SOSPENSIONE che al di là delle polemiche, ha causato un concreto disagio fra i cittadini interessati (molti dei quali sono stati improvvisamente costretti a portare i figli altrove, fuori paese), inoltre è RIDICOLO CHE EL@ ABBIA CANTATO VITTORIA SOSTENENDO CHE SIANO STATI DIMEZZATI I COSTI (continuate a leggere e non ve ne pentirete).
 
SULLA SOSPENSIONE. La maggioranza s'era ingarbugliata parlando di vizi di forma e “impreviste ed imprevedibili situazioni” per motivare il proprio schizofrenico sì-no-forse. Nessun vizio di forma: il 24 giugno la cooperativa designata aveva comunicato al Comune difficoltà nell'assicurare la copertura di una fidejussione a garanzia NON DEL CRE, MA DELLA GESTIONE POST-CRE DELLA COLONIA (informazione poi subito ribadita dopo le elezioni anche alla Giunta entrante). Una difficoltà – non direttamente legata al Cre, quindi – che si poteva affrontare comunque in corsa e che non pregiudicava la raccolta delle iscrizioni, che poteva tranquillamente continuare!
 
SUI COSTI. El@ se l'è suonata e se l'è cantata e voleva addirittura far credere d'esser riuscita magicamente a tagliare i costi. Quest'anno, nelle cinque settimane i ragazzi frequentanti sono stati 32, per un totale di spesa di 19mila 700 euro: costo a ragazzo, 612 euro. Nel 2012 i partecipanti erano stati 73, mentre la spesa complessiva 21mila euro: totale a ragazzo 288 euro. Meno della metà rispetto alla gestione El@... FRA L'ALTRO CON ANCHE IL SERVIZIO BUS COMPRESO, CHE QUEST'ANNO E' STATO INVECE CANCELLATO!
 
Quindi l'onere a carico della collettività per il servizio è raddoppiato, altro che gestione “da buon padre di famiglia”. E non è finita: più costi, ma anche meno servizi, perchè – oltre al trasporto cancellato - l'offerta formativa s'è ridotta, e i nostri concittadini sono stati costretti a rivolgersi altrove, fuori dal paese.
 
Caro gruppo El@, la domanda è: avete fatto tutto da soli, ingarbugliandovi inspiegabilmente... perchè andare anche a prendere in giro i cittadini, dicendo che avreste risparmiato soldi?
 
Speriamo almeno che per il prossimo anno l'assessore competente faccia tesoro della figuraccia collezionata...

giovedì 19 dicembre 2013

Porcellum in salsa bergamasca: l'Amministrazione "creativa" continua a tenere banco in Municipio

A raccontarla, sembra una storia in tutto e per tutto simile a un'altra “favola vera”... senza lupi e invece dei tre porcellini, con un unico “Porcellum”. Che però basta e avanza: il paragone si riferisce al fatto che una legge elettorale sia stata approvata e applicata per anni a livello nazionale prima che ci si accorgesse che – piccolo particolare – è incostituzionale, ovvero vìola una normativa di grado superiore.

Cose che accadono in Italia. E anche a Villa d'Adda dove, fatte le debite proporzioni, dal Municipio si continua ad adottare un criterio quanto meno “creativo”, nell'esercizio della Pubblica amministrazione. Il tema è il bando che la Giunta Biffi ha messo a punto per arrivare ad affidare per il 2014 la gestione del centro socio-culturale “Don Bosio”, più universalmente conosciuto come Colonia.

Ora, l'affidamento semestrale temporaneo scadrà a San Silvestro. L'idea è di individuare un operatore che prosegua lungo la medesima strada (e, se il Parco Adda lo consentirà, che gestisca anche l'annesso Ostello). C'è un però. Esiste, infatti, da tempo un regolamento che norma l'utilizzo della struttura e che sottolinea a chiare lettere come la sua vocazione sia squisitamente “sociale”. Concetto che fa a pugni col “fare business” caro ai nostri amministratori.


Nell'ultimo Consiglio il segretario comunale – che ha anche il ruolo di supremo garante della correttezza di ogni processo amministrativo – interrogato dal nostro capogruppo Bepi Locatelli ha spiegato che approvando la delibera relativa allo schema di bando di gara, quel “vecchio” regolamento veniva automaticamente annullato.

Cosa?

“Semmai dovrebbe essere che una convenzione si adegui a un regolamento, atto che ha una forza amministrativa ben più rilevante. Non il contrario”, ha giustamente rilevato l'ex capogruppo di Insieme per Villa d'Adda Alfredo Caseri.

Ma non è l'unico caso. L'Amministrazione “creativa” rispunta sempre più spesso e volentieri. Un ulteriore volo pindarico ha recentemente visto ancora una volta protagonista il segretario comunale. Alla luce del clima “circense” dei primi Consigli comunali, Insieme per Villa d'Adda ha sollecitato un maggior contegno e rispetto per la massima istituzione municipale, chiedendo fra l'altro conto della presenza di un agente di Polizia locale in occasione delle sedute del parlamentino locale.

Chi l'ha visto? Vigile non pervenuto. Perchè? Non si sa.

Ora, però, il secondo comma dell'articolo 45 del regolamento del Consiglio comunale recita chiaramente:

“I poteri per il mantenimento dell'ordine nella parte della sala destinata al pubblico spettano al sindaco, che li esercita avvalendosi, ove occorra, dell'opera della Polizia municipale, la cui presenza in servizio, durante le adunanze del Consiglio comunale, è obbligatoria”.

Più chiaro di così... E invece no, perchè il segretario dal cilindro ha estratto la machiavellica interpretazione secondo cui “in servizio” significa che il poliziotto di turno deve genericamente trovarsi al lavoro, ma in teoria anche a pattugliare le strade. Per il sindaco addirittura vuol dire che l'agente di Pubblica sicurezza deve rimanere “reperibile” (anche sul divano di casa, purchè entro un raggio di tot chilometri dal Municipio?).

Ma finiamola di arrampicarci sugli specchi... Cari lettori, rileggete, per cortesia, la citazione dal regolamento e giudicate da soli.

sabato 7 dicembre 2013

Come valorizzare il Monte Canto? Una serata sul tema, mentre l'Amministrazione targata El@ esce dal Parco sovracomunale

Pubblichiamo l'invito da parte del Comitato Monte Canto alla lista Insieme per Villa d'Adda a partecipare all'incontro sul tema della valorizzazione del territorio. Per la cronaca, i Comuni aderenti al PLIS Monte Canto stano portando in Consiglio comunale la proroga di un anno della convenzione mentre Villa d' Adda ha deciso di porvi fine a fine 2013.