Ieri sera in Consiglio comunale si è forse consumato il più imbarazzante
siparietto fin’ora messo in scena dall’attuale Amministazione El@.
Superato l’intoppo iniziale, derivante dal possibile
annullamento della seduta consigliare
per un cavillo sulle procedure da seguire per la seconda convocazione dei
consiglieri assenti in prima seduta, evitato grazie alla disponibilità dei due
Consiglieri Arrigoni e Carsaniga; la seduta è proseguita tranquillamente fino all’illustrazione al Consiglio del punto
4 dell’ordine del giorno: Variazione N°3 al bilancio 2015.
A questo punto, dopo un’elencazione di ulteriori uscite
per opere fatte o in corso di esecuzione (quindi non compatibili con la
variazione in discussione), il Sindaco, incalzato dai consiglieri Arrigoni,
Carsaniga e Milesi, che volevano chiarimenti e in particolare valutazioni sul parere espresso dal revisore
dei conti che qui di seguito riportiamo sintetizzato:
”non risultano perseguibili gli obiettivi rispetto il patto di
stabilità per il 2015”
“ si
invita l’ente a ridurre le previsioni di spesa per gli interventi non
strettamente necessari o rinviabili”
“le
previsioni sono state elaborate senza tenere conto degli effetti sanzionatori
derivanti dal mancato rispetto del patto”
“si
esprime parere non favorevole in particolare sulla impossibilità con le
previsioni proposte di rispettare I limiti disposti dalla legge per il patto di
stabilità”
il patto per dirla in soldoni, non consente di spendere di più di quanto entra (n.d.r.)
Sempre il Sindaco, vista la comprensibile reticenza
sui numeri e l’imbarazzo del Segretario
é costretto perentoriamente ad affermare: “
si prevediamo di sforare il patto di stabilità per una somma stimata di circa €
400.000 è una nostra scelta”
Il Consigliere Posa a più riprese si dichiara
fortemente contrariato dalla scelta della propria maggioranza e al momento del
voto, si limita all’astensione. Il
Consigliere Arrigoni e i rappresentanti di Insieme per Villa d’Adda esprimono
voto contrario, a favore Sindaco Vicesindaco, Assessore Mazzoleni e Consigliere Villa.
Lo Squilibrio è approvato!!!
Cosa comporta il non rispetto del patto di stabilità:
1) un’ammenda del 10% sull’importo e quindi su 400.000
sarà di € 40.000
2) minori trasferimenti da parte dello stato per il
prossimo 2016
3) Impossibilità di sostituire 2 dipendenti prossimi
al pensionamento del 31/12/2015
IL vezzo dell’amministrazione di fare e di far vedere
di saper fare (con i cospicui risparmi dell’amministrazione Carsniga) verrà ancora
una volta messo in conto e pagato da tutti
noi, salvo provvidenziali risorse in entrata o stravolgimenti normativi, oggi entrambi non seriamente e realisticamente spendibili a sostegno delle tesi di chi ci amministra.