Il gruppo “Insieme per Villa d'Adda” è nato nel 1993 per libera iniziativa di un gruppo di cittadini provenienti da esperienze diverse (quasi per nessuno di tipo politico), ma con una comune volontà: mettere a disposizione un po' del proprio tempo e del proprio impegno a favore del paese.

Decisero di incontrarsi per analizzare la vita sociale e civile di Villa d'Adda e per elaborare insieme proposte che potessero migliorare il territorio e la convivenza della comunità. Furono incontri molto partecipati ed aperti a tutti senza nessuna preclusione: nel 1994 la decisione di stendere un programma e di costituire una lista civica che si potesse presentare alle elezioni comunali di quell'anno.

La lista “Insieme per Villa d'Adda” ottenne un ampio consenso da parte dei nostri concittadini e così anche nei due mandati successivi. Il gruppo che si presenta oggi agli elettori è composto solo in parte dalle persone che diedero origine a quest'esperienza: altre se ne sono aggiunte negli anni tra cui diversi giovani. Le persone sono cambiate ma i principi fondanti sono ancora gli stessi e vogliamo fermamente ribadirli oggi, nel momento in cui ci proponiamo ancora per un nuovo mandato amministrativo a servizio del nostro paese.

mercoledì 17 aprile 2013

"Villa d'Adda aiuta Villa d'Adda", a cominciare dal mondo della scuola


E’ l’assessorato che, forse più di altri, rappresenta - oggi - lo specchio di quella crisi che si riflette ineluttabilmente anche sui Comuni. Sempre meno fondi a disposizione per la SCUOLA da Stato, Regione e Provincia. E i Municipi restano con l’acqua alla gola, spesso schiacciati da un patto che impedisce persino le manutenzioni o le forniture di servizi più essenziali per studenti ed insegnanti.


Ed è allora che uno scatto in avanti è indispensabile. Ed è così che ha agito Maris Agazzi, titolare nel mandato in corso della delega assessorile all’Istruzione. Nonostante le riduzioni nei trasferimenti, l'Amministrazione Carsaniga non ha effettuato alcun taglio sulla scuola, anzi ha continuato ad investire. Ma non è finita, perchè la Giunta ha reagito seguendo (e perseguendo) un principio che la nostra lista è determinata a portare avanti anche nella prossima legislatura: “Villa d’Adda aiuta Villa d’Adda”. Non un banale slogan, ma una realtà.

L’assessore ha chiesto aiuto anche alla società civile e valorizzato la virtuosa esperienza delle associazioni e dei gruppi locali trovando un valido e prezioso sostegno per continuare a garantire attività didattiche basilari sul fronte dello sport, ad esempio, o della salvaguardia dell’ambiente. Dall’atletica all’ecologia, dall’orienteering alla canoa: gli alfieri delle associazioni locali hanno varcato la soglia della scuola per regalare ai ragazzi un po’ del loro tempo e del loro impegno, ma soprattutto della loro esperienza.


Ma non solo: il “piedibus”, per continuare, non sarebbe stato e non sarebbe ancor oggi possibile senza l’impegno di genitori volontari o delle “tute gialle” della Protezione civile, in costante affiancamento alla Polizia locale nel gestire la viabilià attorno ai plessi all’entrata e all’uscita dei ragazzi. 

Per non parlare della mensa (che in questi ultimi anni è fra l’altro molto migliorata in senso “green” con la plastica finalmente bandita dai coperti), servizio quotidianamente verificato da genitori che affiancano le insegnanti sia con funzioni di controllo sia esercitando un ruolo propositivo nel dare consigli e suggerimenti.


E infine “Non solo compiti”, attività doposcuola durante la quale studenti più grandi (universitari o delle superiori) aiutano i loro “colleghi” più piccoli a fare i compiti, sfatando il falso mito che vorrebbe la “Generazione X” unicamente interessata all’effimero culto dell’estetica o a una socializzazione ormai quasi esclusivamente mediata dalle nuove tecnologie.

Villa d’Adda aiuta Villa d’Adda, insomma. “La presenza di queste persone nella scuola che collaborano con le insegnanti è importantissima - ha confermato l’assessore Agazzi - perché aiutano i nostri bambini e ragazzi a conoscere il nostro territorio ma anche i gruppi e le persone che la abitano. Spero che i ragazzi continuino ad appassionarsi a ciò che rende il nostro paese una comunità fatta di persone. E chissà che nella nostra gioventù non fiorisca sempre più la voglia di prendersi cura della Cosa pubblica, sull’esempio di tutti questi volontari. Inoltre la presenza di persone capaci  e che si mettono in gioco a titolo del tutto gratuito aiuta la scuola anche in senso materiale, in questi tempi di ristrettezza economica dove le risorse sono purtroppo sempre meno”. 

“Se non si sostengono le nuove generazioni - ha concluso Maris Agazzi - se non vengono fatte partecipi della bellezza del territorio ma anche della sua vulnerabilità e fragilità, difficilmente avremo un domani adulti che riconoscono l’importanza di prendersi cura del paese da dove provengono: al contrario, difficilmente saranno persone aperte ad incontrare e a prendersi cura di ciò che accade attorno a loro ovunque essi vivano”.

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