Il gruppo “Insieme per Villa d'Adda” è nato nel 1993 per libera iniziativa di un gruppo di cittadini provenienti da esperienze diverse (quasi per nessuno di tipo politico), ma con una comune volontà: mettere a disposizione un po' del proprio tempo e del proprio impegno a favore del paese.

Decisero di incontrarsi per analizzare la vita sociale e civile di Villa d'Adda e per elaborare insieme proposte che potessero migliorare il territorio e la convivenza della comunità. Furono incontri molto partecipati ed aperti a tutti senza nessuna preclusione: nel 1994 la decisione di stendere un programma e di costituire una lista civica che si potesse presentare alle elezioni comunali di quell'anno.

La lista “Insieme per Villa d'Adda” ottenne un ampio consenso da parte dei nostri concittadini e così anche nei due mandati successivi. Il gruppo che si presenta oggi agli elettori è composto solo in parte dalle persone che diedero origine a quest'esperienza: altre se ne sono aggiunte negli anni tra cui diversi giovani. Le persone sono cambiate ma i principi fondanti sono ancora gli stessi e vogliamo fermamente ribadirli oggi, nel momento in cui ci proponiamo ancora per un nuovo mandato amministrativo a servizio del nostro paese.

sabato 12 ottobre 2013

Il sindaco da solo guadagna più dell'intera Giunta precedente. Dappertutto si tagliano i costi della politica, tranne che a El@...

Sindaco Biffi, tolga la mano dal portafogli e la sposti sul cuore. E' questo in sostanza l'invito lanciato dal capogruppo di Insieme per Villa d'Adda Bepi Locatelli al primo cittadino durante l'ultimo Consiglio comunale. Il perchè della provocazione è di facile intuizione: da solo il “borgomastro” lumbard guadagna più dell'intera la Giunta precedente.

Per carità, nulla di irregolare. Da imprenditore, Gianfranco Biffi percepisce un'indennità piena di quasi 2mila euro, mentre l'ex sindaco Adelvalda Carsaniga riceveva circa la metà. Il punto però è che la precedente Giunta (pur essendo composta da un numero superiore d'assessori rispetto all'attuale) percepiva in tutto 1.600 euro, ovvero meno del singolo odierno primo cittadino!

Da qui la sollecitazione del nostro Locatelli, che ha anche ricordato come nella passata Amministrazione diversi assessori avessero scelto di dimezzarsi spontaneamente lo stipendio. “Non si può fare una campagna elettorale urlata, gridando allo scandalo rispetto ai costi della politica - ha tuonato Bepi - e poi aumentare addirittura il “peso” della Giunta comunale nelle tasche dei villadaddesi. Suvvia, un po' di coerenza! E anche un po' di sensibilità, dato che quella di rinunciare almeno a una parte dell'indennità per nobili intenti è una consuetudine largamente diffusa nelle Amministrazioni”. 

Insomma, mentre la battaglia è in corso un po’ a tutti i livelli, dai Municipi alle Province, dalle Regioni allo Stato centrale, purtroppo il taglio dei costi della politica rimane un miraggio a Ela... o meglio, in questo caso a El@...

12 commenti:

  1. se il sig. sindaco rinuncera' a parte delle sue indennita' gli fara' solo onore, pero' diciamolo pure; non deve certo imparare da voi. Tra assessori esterni. membri delle innumerevoli commissioni, superstipendi di alcuni dipendenti avete ben prosciugato il bilancio comunale

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  2. La questione non e' quella di imparare si o no ,ma visti i tempi difficili e visto che si bocciano iniziative lodevoli per 50€, probabilmente la coerenza e la decenza vorrebbero che si fosse tutti un poco più sobri a partire dal sig.Sindaco

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    1. la crisi non e' di qualche mese fa, ma di qualche anno fa, e nessuno,dico nessuno, ha mai pensato di fare il fondo peri disocupati ! ora si, perche' tocca soprattutto gli altri e a loro non cambia niente.

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    2. Quando affermi "a loro non cambia niente"dici un'inesattezza in quanto i due consiglieri di minoranza per la costituzione del fondo suddetto avrebbero rinunciato totalmente al proprio gettone di presenza.

      Poi, pur ritenendo più che legittimo e congruo il compenso del Sindaco e convinto che chi riveste ruoli di rilevante responsabilità debba essere adeguatamente retribuito; credo anche che, per chi dispone di altre e sufficienti risorse economiche, alcuni ruoli pubblici e di prestigio possano eventualmente essere ricoperti con spirito simile a quello di chi opera quotidianamente nei diversi impieghi di volontariato nella nostra comunità.
      Mario Milesi



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    3. Forse al commentatore anonimo 13 ottobre è "sfuggito" ma se vai a leggere il blog 7 maggio 2013 "il nostro programma elettorale" la famiglia ,trovi il fondo di solidarietà.
      Qualcuno ci aveva pensato
      L.E.O.

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  3. Vorrei specificare ,se mi è permesso, che i lor signori della attuale maggioranza, sapevano anche prima che in caso di vittoria sarebbero state meno le persone presenti in consiglio comunale e che lo stipendio lo percepiscono solo il sindaco e gli assessori quindi non è il caso di lamentarsi, ma forse se sono capaci di dimostrare quello che davvero sanno fare......ma su questo i dubbi sono legittimi visto ciò che sino oggi hanno realizzato!
    V.

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  4. Ora quelli che ci tengono al loro paese se la pigliano anche con La bottega della musica? I maestri di musica del paese non sono più graditi? O forse è solo una altra epurazione......! Avanti così che rimane solo il paese, le persone non contano. Contenti loro! !!!
    Opinel

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    1. Essendo appassionato di musica questa sera sono andato in sala civica per ascoltare il programma e la relativa raccolta di iscrizioni alla nuova stagione di corsi musicali patrocinati dal Comune.
      L'amara sorpresa è stata che la nuova amministrazione ha negato il contributo economico che in passato consentiva di contenere il costo a carico dell'allievo in 19 euro per ora di lezione, che ora passerà a 23 euro ed attribuendo la responsabilità ai conti non in ordine lasciati dalla precedente amministrazione.
      In virtù di tale decisione gli allievi penso diminuiranno non potendo tutte le famiglie affrontare un esborso maggiorato di quasi il 25%. Un altro pezzo di cultura distrutto.
      Mario Milesi

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    2. Ma se nella trasmissione di video bergamo la Sig. Bulla parlava di cultura e rappresentazioni musicali da tenersi in paese, pensavo che far musica e conoscere la musica fosse nelle intenzioni della nuova amministrazione.
      Spero che gli alievi non diminuiscano, per poter avere ,in futuro, persone che possano alietarci con concerti.
      L.E.O.

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  5. In risposta a diversi commenti giunti al blog in merito a questo post, ecco un contributo del consigliere provinciale democratico ed ex vicesindaco di Villa d'Adda, Serafino Carissimi.

    Nel 2010 la crisi economica aveva già avuto i primi effetti in Italia ma anche a Villa d’Adda. La nostra Amministrazione Comunale precedente aveva organizzato presso la sede delle Associazioni due incontri tra tutte le realtà lavorative del nostro territorio (lavoratori, sindacalisti, imprenditori, artigiani, rappresentanti di banche, ecc) per discutere sulle problematiche locali e generali della crisi e sugli eventuali suggerimenti dati dagli esperti invitati. L’incontro è stato assai partecipato e interessante. Le conclusioni furono che, di fronte alla presa d’atto di un periodo di crisi economica pesante e di incerta durata, per evitare il peggio si dovesse agire in sinergia tra imprese, Governo centrale, Istituzioni periferiche, banche e sindacati.
    La gravità della crisi purtroppo ha fatto in modo che non sempre si siano potuti adottare provvedimenti risolutivi; molte volte si è arrivati solo a temporanee soluzioni tampone e tuttora la situazione permane grave.
    La nostra Amministrazione Comunale ha sempre cercato di mantenere contatti con aziende in crisi e sindacati, facendo possibilmente anche da tramite tra le parti, pur nella consapevolezza che il suo potere reale di azione fosse alquanto limitato.
    Il gruppo provinciale del Partito Democratico, nel bilancio del 2010, aveva proposto un emendamento per creare un fondo di solidarietà per famiglie o lavoratori in difficoltà economiche a causa della crisi. L’emendamento è stato bocciato. Ma nel bilancio del 2011 la stessa Amministrazione Provinciale riconobbe tale necessità e stanziò un milione di euro destinati proprio a famiglie o lavoratori colpiti dalla crisi.
    Un plauso all’Amministrazione Provinciale va dato anche perché stabilì di affidare la gestione di tale contributo direttamente agli ambiti territoriali comprendenti vari Comuni, con criteri che venivano scelti dal territorio stesso e non dalla Provincia.
    Tali contributi sono stati liquidati nel 2012.
    Per il 2013, purtroppo, i tagli fatti dal Governo centrale hanno portato l’Amministrazione Provinciale a non poter più inserire in bilancio altri stanziamenti destinati allo stesso scopo.
    Ritengo pertanto che l’emendamento presentato dai due consiglieri di minoranza di “Insieme per Villa d’Adda”, pur rappresentando solo delle briciole, andasse nella stessa direzione di aiuto a famiglie e lavoratori colpiti dalla crisi.
    Dispiace che non sia stato approvato dall’attuale maggioranza del Gruppo El@.

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  6. Vorrei segnalare cio' che ho notato ieri andato al cimitero,stavano esumando le salme con i cancelli aperti.Gaia.

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  7. Questo dimostra il grado di competenza e il grado di rispetto verso i defunti e loro famigliari, bravi complimenti!!!!

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