Il gruppo “Insieme per Villa d'Adda” è nato nel 1993 per libera iniziativa di un gruppo di cittadini provenienti da esperienze diverse (quasi per nessuno di tipo politico), ma con una comune volontà: mettere a disposizione un po' del proprio tempo e del proprio impegno a favore del paese.

Decisero di incontrarsi per analizzare la vita sociale e civile di Villa d'Adda e per elaborare insieme proposte che potessero migliorare il territorio e la convivenza della comunità. Furono incontri molto partecipati ed aperti a tutti senza nessuna preclusione: nel 1994 la decisione di stendere un programma e di costituire una lista civica che si potesse presentare alle elezioni comunali di quell'anno.

La lista “Insieme per Villa d'Adda” ottenne un ampio consenso da parte dei nostri concittadini e così anche nei due mandati successivi. Il gruppo che si presenta oggi agli elettori è composto solo in parte dalle persone che diedero origine a quest'esperienza: altre se ne sono aggiunte negli anni tra cui diversi giovani. Le persone sono cambiate ma i principi fondanti sono ancora gli stessi e vogliamo fermamente ribadirli oggi, nel momento in cui ci proponiamo ancora per un nuovo mandato amministrativo a servizio del nostro paese.

martedì 20 gennaio 2015

LA TESTA NEL SACCO ...seconda puntata

Sollecitati dai nostri lettori e da incontri avuti in questi giorni con alcuni concittadini, riprendiamo il discorso sui fatidici sacchi gialli gratuiti.

Prima di tutto ribadiamo il concetto che la gratuità tanto sbandierata è pura propaganda, per non dire fumo negli occhi.

Ricordiamo che i comuni hanno l’obbligo di pareggiare nel proprio bilancio le spese sostenute per la raccolta rifiuti con le entrate percepite dai cittadini.
In parole povere: se un comune spende 100 deve ricavare 100 tramite le tasse sui rifiuti (la famosa TARI).

Prima i cittadini pagavano una quota fissa ed una variabile in base a quanti rifiuti mettevano nel sacco giallo.
Ora, visto che il sacco giallo è “gratuito” pagheranno le spese per la raccolta in altro modo, ma dovranno comunque contribuire alla copertura totale dei costi. Basta leggere Il regolamento IUC modificato in Novembre dall'attuale amministrazione per capire che, pur cambiando i criteri, i costi verranno comunque suddivisi fra i cittadini.
  
Quale dei due sistemi è da considerarsi migliore?

C’è un modo molto semplice per verificarlo: confrontare quanto spenderemo per la TARI nel 2015 rispetto a quanto abbiamo speso nel 2014; e quindi …”ai posteri l’ardua sentenza”. 

 
     
Ma per passare a questioni più pratiche: alcuni cittadini che avendo necessità di sacchi gialli si sono recati presso il distributore posto negli uffici comunali, hanno avuto la triste sorpresa di trovare un bel cartello con la scritta “SACCHI GRANDI ESAURITI”.
Questo è successo nei primi giorni dell’anno e, ancora oggi, la situazione non è cambiata.
Chi non aveva immediata necessità ha deciso di ripassare più avanti, ma chi invece era veramente rimasto senza scorte,  ha dovuto rimediare prendendo sacchi piccoli anche se, avendo famiglia numerosa, aveva diritto a quelli grandi.
Come verrà conteggiato  questo prelievo ‘anomalo’ a questi cittadini ? 
Gratuito o a pagamento ?
E in più: come mai prelevando una fornitura di sacchi piccoli il distributore emette uno scontrino che riporta la cifra di € 7,00 ?
Ma allora i sacchi sono gratuiti o no ?

Ci piacerebbe avere qualche risposta chiara dai nostri amministratori; sempre che di risposte da dare ne abbiano. Non vorremmo invece che abbiano combinato uno dei soliti pasticci ai quali, purtroppo,  ci hanno già abituati.

3 commenti:

  1. Avendo chiuso la domenica ,qualcosa il cittadino risparmierà???

    pippo

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  2. Tutto aria fritta, vedrete le prossime bollette.....

    RispondiElimina
  3. Controllate le prossime bollette e poi mi saprete dire:" I famosi sacchi gratis"!!!!!

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