Il gruppo “Insieme per Villa d'Adda” è nato nel 1993 per libera iniziativa di un gruppo di cittadini provenienti da esperienze diverse (quasi per nessuno di tipo politico), ma con una comune volontà: mettere a disposizione un po' del proprio tempo e del proprio impegno a favore del paese.

Decisero di incontrarsi per analizzare la vita sociale e civile di Villa d'Adda e per elaborare insieme proposte che potessero migliorare il territorio e la convivenza della comunità. Furono incontri molto partecipati ed aperti a tutti senza nessuna preclusione: nel 1994 la decisione di stendere un programma e di costituire una lista civica che si potesse presentare alle elezioni comunali di quell'anno.

La lista “Insieme per Villa d'Adda” ottenne un ampio consenso da parte dei nostri concittadini e così anche nei due mandati successivi. Il gruppo che si presenta oggi agli elettori è composto solo in parte dalle persone che diedero origine a quest'esperienza: altre se ne sono aggiunte negli anni tra cui diversi giovani. Le persone sono cambiate ma i principi fondanti sono ancora gli stessi e vogliamo fermamente ribadirli oggi, nel momento in cui ci proponiamo ancora per un nuovo mandato amministrativo a servizio del nostro paese.

domenica 10 novembre 2013

A proposito della mozione “Gestione futura del servizio idrico integrato sul territorio dell’isola bergamasca”

Quella presentata dai nostri consiglieri è’ una mozione necessariamente molto tecnica e un po’ di difficile comprensione se non per gli addetti ai lavori, per cui vorremmo spiegarla un po’ più chiaramente.

In parole povere qual è il senso di questa mozione?


E’ un testo che è stato presentato anche negli altri comuni dell’Isola Bergamasca serviti dalla Società Hìdrogest, ed i rispettivi consigli comunali erano tenuti ad approvarla o respingerla.

In seguito ai decreti governativi che impongono alle varie società che gestiscono acqua per conto dei comuni, di unirsi in enti più grandi per creare gestioni più efficienti e realizzare riduzioni di costi, Hidrogest (la società che gestisce acqua ed acquedotto anche di Villa d’Adda) dovrebbe entrare nella società provinciale chiamata “Uniacque”.

Sembrerebbe una buona cosa MA in Uniacque confluiranno ottime società ad alto valore  e con buoni bilanci come Hidrogest ed altre società minori che invece hanno poco valore e, soprattutto, situazioni debitorie importanti.

Risulta abbastanza evidente che società come Hidrogest verrebbero svalutate ed i loro bilanci in attivo utilizzati per tappare i buchi delle altre società poco efficienti, con debiti da ripianare o mutui da onorare.

In parole povere anche i cittadini di Villa d’Adda dovranno accollarsi i debiti di Uniacque.

Non per nulla fra le società operanti nella nostra provincia molte hanno già aderito ad Uniacque (soprattutto quelle con debiti e mancati investimenti)  ma non quelle (come Hidrogest) per le quali l’adesione sminuirebbe il loro valore societario.

Tutto ciò influirà probabilmente sul servizio reso ai nostri paesi che verrà sminuito per bilanciare quello da rendere ad altri (soprattutto alle zone montane).

Molti sindaci si sono opposti a questo stato di cose ed hanno fatto ricorso al TAR contro questo inglobamento forzato (e al ribasso) di Hidrogest.

La sentenza del TAR sarà a Gennaio 2014.



Con la mozione si chiedeva di non decidere subito per l’unificazione ma di aspettare la sentenza del TAR.

La Provincia , nella persona del Presidente Pirovano, vuole invece accelerare i tempi e procedere subito all’unificazione (perché così le fa più comodo?).

La mozione è stata discussa nel Consiglio Comunale di Villa d’Adda il 6 Novembre ed il sindaco Biffi, con la sua maggioranza, ha preferito adeguarsi alla posizione della Provincia votando contro alla mozione.

3 commenti:

  1. E con questo voto della maggioranza abbiamo finalmente compreso senza più ombra di dubbio a chi veramente risponde il gruppo El@, altro che noi vogliamo bene al nostro paese, basta che la Lega di bergamo dia gli ordini e lì tutti obbediscono senza discutere....poveri noi.
    V.A

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    1. L'obbedire senza discutere ci portera un aumento delle tariffe dell'acqua minimo del 20%. Per non parlare dei commenti negativi sulla disponibiloità a discutere con le associazioni che ha Uniacque
      L.E.O.

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  2. Ma dov'è quel signore che predicava tanto la claxescion o come si scrive e adessoche nulla è cambiato, che fà se ne frega?

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