Il gruppo “Insieme per Villa d'Adda” è nato nel 1993 per libera iniziativa di un gruppo di cittadini provenienti da esperienze diverse (quasi per nessuno di tipo politico), ma con una comune volontà: mettere a disposizione un po' del proprio tempo e del proprio impegno a favore del paese.

Decisero di incontrarsi per analizzare la vita sociale e civile di Villa d'Adda e per elaborare insieme proposte che potessero migliorare il territorio e la convivenza della comunità. Furono incontri molto partecipati ed aperti a tutti senza nessuna preclusione: nel 1994 la decisione di stendere un programma e di costituire una lista civica che si potesse presentare alle elezioni comunali di quell'anno.

La lista “Insieme per Villa d'Adda” ottenne un ampio consenso da parte dei nostri concittadini e così anche nei due mandati successivi. Il gruppo che si presenta oggi agli elettori è composto solo in parte dalle persone che diedero origine a quest'esperienza: altre se ne sono aggiunte negli anni tra cui diversi giovani. Le persone sono cambiate ma i principi fondanti sono ancora gli stessi e vogliamo fermamente ribadirli oggi, nel momento in cui ci proponiamo ancora per un nuovo mandato amministrativo a servizio del nostro paese.

mercoledì 23 aprile 2014

25 Aprile


Ricordiamo assieme il 25 Aprile con questa semplice e bella canzone del cantautore Francesco Guccini e festeggiamo esponendo a finestre e balconi il tricolore. 

Quel giorno d'Aprile

Il cannone è una sagoma nera contro il cielo cobalto
ed il gallo passeggia impettito dentro il nostro cortile.
Se la guerra è finita perché ti si annebbia di pianto
questo giorno di aprile?

Ma là fuori il paese è già in festa e saluta i soldati tornati
mentre mandrie di nuvole pigre dormono sul campanile
ed ognuno ritorna alla vita come i fiori nei prati,
come il vento di aprile.

E la Russia è una favola bianca che conosci a memoria
e che sogni ogni notte stringendo la sua lettera breve,
le cicogne sospese nell'aria, il suo viso bagnato di neve.

E l'Italia cantando ormai libera allaga le strade,
sventolando nel cielo bandiere impazzite di luce,
e tua madre prendendoti in braccio piangendo sorride
mentre attorno qualcuno una storia o una vita ricuce.

E chissà se ha addosso un cappotto o se dorme in un caldo fienile,
sotto il glicine tuo padre lo aspetti
con il sole d'aprile.

E' domenica e in bici con lui hai più anni e respiri l'odore
delle sue sigarette e del fiume che morde il pontile,
si dipinge d'azzurro di fumo ogni vago timore
in un giorno d’aprile.

Ma nei suoi sogni continua la guerra, e lui scivola ancora
sull'immensa pianura e rivede quell'attimo breve:
le cicogne sospese nell'aria, i compagni coperti di neve.

E l'Italia è una donna che balla sui tetti di Roma
nell'amara dolcezza dei film dove canta la vita,
ed un Papa s’affaccia e accarezza i bambini e la luna
mentre l'anima dorme davanti a una scatola vuota.

Suona ancora per tutti, campana che non stai su nessun campanile,

perché dentro di noi troppo in fretta si allontana
quel giorno di aprile.

1 commento:

  1. un peccato che i ragazzi della 3 media non abbiano presenziato alla cerimonia prima dello spattacolo dedicatio alla guerra
    Perche?
    L.E.O.

    RispondiElimina

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