Il gruppo “Insieme per Villa d'Adda” è nato nel 1993 per libera iniziativa di un gruppo di cittadini provenienti da esperienze diverse (quasi per nessuno di tipo politico), ma con una comune volontà: mettere a disposizione un po' del proprio tempo e del proprio impegno a favore del paese.

Decisero di incontrarsi per analizzare la vita sociale e civile di Villa d'Adda e per elaborare insieme proposte che potessero migliorare il territorio e la convivenza della comunità. Furono incontri molto partecipati ed aperti a tutti senza nessuna preclusione: nel 1994 la decisione di stendere un programma e di costituire una lista civica che si potesse presentare alle elezioni comunali di quell'anno.

La lista “Insieme per Villa d'Adda” ottenne un ampio consenso da parte dei nostri concittadini e così anche nei due mandati successivi. Il gruppo che si presenta oggi agli elettori è composto solo in parte dalle persone che diedero origine a quest'esperienza: altre se ne sono aggiunte negli anni tra cui diversi giovani. Le persone sono cambiate ma i principi fondanti sono ancora gli stessi e vogliamo fermamente ribadirli oggi, nel momento in cui ci proponiamo ancora per un nuovo mandato amministrativo a servizio del nostro paese.

venerdì 29 marzo 2013

L'Adda e il suo parco, un ecosistema da difendere con tutte le forze


Lavori in corso sulle sponde dell'Adda. Ma naturalmente non di edilizia o di cantieri stradali stiamo parlando. Anzi, tutto il contrario. E' l'Ambiente ad essere ancora una volta sotto ai riflettori. Da alcuni giorni è', infatti, in corso un intervento che vede protagonista l'area attorno alla passerella sul fiume in zona osservatorio ornitologico e non lontano dall'oasi dell'Alberone.


Un restyling (in carico alla cooperativa “L'Albero” di Almenno, specializzata in lavori forestali e riqualificazioni ambientali), che s'inserisce in un più ampio progetto di tutela degli anfibi promosso da Comune, Regione e Parco Adda Nord in collaborazione con la Comunità montana dei laghi bergamaschi.


Obiettivo, proteggere la rana di Lataste nella “zona di protezione speciale” detta “Il Toffo”, già inserita in un percorso naturalistico-botanico che dal traghetto leonardesco si articola sino agli stagni dove gli anfibi iniziano in questo periodo lo svernamento.


I tecnici de L'Albero stanno dando vita a un vero e proprio stagno ex novo per la riproduzione delle rane, hanno ripulito il canale immissario e ripristinato il fosso di entrata della laguna. Ben 70mila euro l'entità dell'intervento: nemmeno uno spicciolo è uscito dalla casse del Municipio, che ha beneficiato in toto di un sostanzioso contributo regionale.

Una nuova testimonianza di quell'attenzione nei confronti dell'Ambiente che ogni Amministrazione espressione della nostra lista civica ha sempre dimostrato.

Fra l'altro, dal '97, a vegliare sull'incolumità delle rane che, scendendo dal Monte, attraversano dapprima via per Odiago e poi la Provinciale, venendo purtroppo decimate dai veicoli, ci sono anche le Guardie ecologiche volontarie del Parco Adda.


3 commenti:

  1. Torno ora da una passeggiata con il cane dalla zona della passerella presso l'Alberone e ho purtroppo constatato quanto sia sporca e disseminata di rifiuti di ogni genere la zona a bordo del parcheggio dove si lasciano le auto per accedere a piedi alla passerella. Mi rendo conto che l'inciviltà è difficile da contenere ma si sa dove c'è sporco si aggiunge altro sporco.Il ns. paese non merita tale biglietto da visita. Credo che un intervento di pulizia sia urgente in vista della bella stagione che sicuramente porterà numerosi visitatori all'oasi naturalistica dell'Adda.

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  2. Sono ritornato oggi all'oasi dell'Alberone con Oliver, il mio cane e ho avuto il piacere e la fortuna di vedere un fagiano a breve distanza e uno splendido capriolo sfrecciare verso il monte Canto.
    Poi, la dove giorni prima avevo notato molta sporcizia, oggi ho visto aggiunto il contenitore della sostanza presumibilmente tossica all'interno di un'area recintata e posta sotto sequestro.
    Poi ........ sono tornato a casa.

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  3. In compagnia del mio fido Oliver sono ritornato dopo circa due mesi all'oasi dell'Alberone. La dove prima avevo notato bottiglie, cartacce e sporcizia, ora fogliame arbusti li avevano occultati.
    Anche il recinto con all'interno il presunto contenitore di potenziali sostanze nocive e prontamente ricoperto con un tappeto d'erba sintetica, così spesso si usa dalle nostre parti, stava per essere avvolto dai rampicanti che a breve ne avrebbero impedito la visione ai passanti. La natura stava in qualche modo mettendo una pezza all'insipienza e inciviltà umana e anche alla lentezza della sua burocrazia.
    Oliver ad un tratto, prima ha guardato il sacchetto che utilizzo per raccogliere i suoi bisogni e che tengo di solito legato al guinzaglio, poi mi ha fissato e a suo modo sono certo mi ha detto:-Siete ben strani voi umani tanto casino per una semplice e naturale CACCA mentre poi.......
    Mario Milesi

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