Il gruppo “Insieme per Villa d'Adda” è nato nel 1993 per libera iniziativa di un gruppo di cittadini provenienti da esperienze diverse (quasi per nessuno di tipo politico), ma con una comune volontà: mettere a disposizione un po' del proprio tempo e del proprio impegno a favore del paese.

Decisero di incontrarsi per analizzare la vita sociale e civile di Villa d'Adda e per elaborare insieme proposte che potessero migliorare il territorio e la convivenza della comunità. Furono incontri molto partecipati ed aperti a tutti senza nessuna preclusione: nel 1994 la decisione di stendere un programma e di costituire una lista civica che si potesse presentare alle elezioni comunali di quell'anno.

La lista “Insieme per Villa d'Adda” ottenne un ampio consenso da parte dei nostri concittadini e così anche nei due mandati successivi. Il gruppo che si presenta oggi agli elettori è composto solo in parte dalle persone che diedero origine a quest'esperienza: altre se ne sono aggiunte negli anni tra cui diversi giovani. Le persone sono cambiate ma i principi fondanti sono ancora gli stessi e vogliamo fermamente ribadirli oggi, nel momento in cui ci proponiamo ancora per un nuovo mandato amministrativo a servizio del nostro paese.

venerdì 1 febbraio 2013

Il sindaco Adelvalda Carsaniga: «Pronta a rimettermi in gioco. La mia candidatura è nelle mani del gruppo»


Il primo cittadino esce per la prima volta allo scoperto parlando delle prossime elezioni Amministrative. Smentite dalla lista civica «Insieme per Villa d’Adda»
le prime fantasiose indiscrezioni di stampa in tema di voto e candidature


Si avvicinano le elezioni amministrative ed è già salita la febbre elettorale, in forma largamente epidemica almeno sui mezzi d’informazione. Perfettamente normale che alcuni giornali locali abbiano cominciato a interrogarsi sui possibili scenari politici da qui alle prossime Comunali. La lista civica «Insieme per Villa d’Adda», di cui l’Amministrazione 
comunale in carica è espressione, già da diverse settimane ha cominciato serenamente a lavorare in vista del voto di primavera e, per la prima volta, esce oggi allo scoperto dalle pagine della propria nuova «piazza virtuale». La redazione del blog «Insieme per Villa d’Adda» ha voluto inaugurare il nuovo mezzo di comunicazione, a quattro mesi di distanza dal voto, con un’intervista «a cuore aperto» al primo cittadino in carica Adelvalda Carsaniga e, al tempo stesso, intende smentire le fantasiose indiscrezioni di stampa relative a presunte sfide lanciate al vicesindaco Serafino Carissimi o a competizioni che vedano coinvolti quest'ultimo, l'attuale sindaco o altre insigni personalità sulla scena locale (il capogruppo di maggioranza Alfredo Caseri, ad esempio) per l’ambita "poltrona" di premier locale. Congetture stuzzicanti, ma non più provviste di riscontri di un servizio di “Voyager” (e per non incorrere nel perverso «Effetto Giacobbo», dedicheremo prossimamente altrettante chiacchierate virtuali agli interessati da queste stesse pagine). Nel gruppo «Insieme per Villa d'Adda» non c'è mai stata e non c'è tuttora alcuna competizione o attrito per aggiudicarsi scranni d’alcun genere. Anche la proposta di candidatura alla carica di sindaco è sempre nata dal basso, dall'interno del gruppo, e continuerà ad essere questo il metodo adottato.


Sindaco Adelvalda Carsaniga, la redazione del blog ti ringrazia per la disponibilità e... a proposito, come si rivolgono a te, nella veste ufficiale di primo cittadino donna, i cittadini? «Il più delle volte le persone che mi conoscono mi chiamano semplicemente per nome. Chi non mi conosce usa per lo più il termine sindaco, ma non manca anche chi scherzosamente preferisce la declinazione al femminile “sindaca”. In ogni caso, al di là delle definizioni, resto sempre io con la stessa disponibilità ed accoglienza verso chiunque».

Dato il momento, la domanda è d’obbligo. Il primo mandato da sindaco è prossimo alla scadenza: ti ripresenterai come candidato per la prossima Amministrazione? «Nel nostro gruppo, “Insieme per Villa d’Adda”, la scelta del candidato sindaco è fatta internamente, sentite le diverse disponibilità. Io ho adempiuto al compito che mi è stato affidato cinque anni fa ed ora ho rimesso la mia candidatura nelle mani del gruppo, dando la disponibilità più ampia. Tuttavia voglio ribadire che al di là della persona che sarà chiamata a rappresentare i valori che ci hanno contraddistinto in questi anni, ciò che è veramente importante è che tutta la squadra dimostri aderenza ai principi dell’etica, del buon governo, dell’attenzione alla comunità senza alcuna distinzione tra i cittadini. Se mi sarà chiesto di ricandidarmi, non mi tirerò indietro proprio per rappresentare questi valori».

Quanto tempo hai dedicato all’attività di sindaco in questi cinque anni? «Ricoprire il ruolo di sindaco richiede di essere in prima persona a disposizione dei cittadini quando i cittadini ne hanno bisogno. Inoltre, rispetto al passato, è richiesta una fortissima interazione con le altre realtà locali e con gli enti sovracomunali per rappresentare e far valere gli interessi della comunità. Ho dedicato sistematicamente al ruolo di primo cittadino quattro intere mattine alla settimana, più svariati altri giorni che si sono resi necessari. La riforma degli enti locali ridurrà tuttavia, in Comuni medio-piccoli come Villa d’Adda, l’Esecutivo a soli tre assessori, più il sindaco: in queste rinnovate condizioni sarà necessario essere ancor più presente in Municipio a disposizione dei cittadini, per dedicare tutto il tempo necessario ad affrontare le sempre maggiori problematiche dell’Amministrazione e della comunità».

Tornando al mandato attuale in scadenza, quali sono stati gli obiettivi più significativi realizzati? «Partendo dalla fine, sicuramente l’aver portato a termine un nuovo Piano di governo del territorio a consumo zero di suolo, sul quale anche la minoranza, dopo tanta “opposizione” – perdonate il gioco di parole - alla fine s’è astenuta. E poi opere fondamentali, quali la nuova rotatoria in località Volpino (necessaria per garantire finalmente un accesso in sicurezza alla zona del centro sportivo) o l’allacciamento della rete fognaria comunale al collettore consortile, passando per l’inaugurazione della nuova casa delle associazioni o per l’installazione degli “speed-check” tanto dileggiati da qualcuno, ma che a fronte di una spesa irrisoria hanno per la prima volta dopo decenni consentito di risolvere il grave problema dell’alta velocità lungo le principali strade cittadine (chiedere ai residenti di viale delle Industrie, ad esempio, per credere). Ma soprattutto Istruzione e Servizi sociali si confermano in cima alla nostra agenda politica: sono soddisfatta d’aver mantenuto inalterati standard qualitativi d’eccellenza, nonostante tagli dei trasferimenti statali e drastiche diminuzioni delle entrate in questo periodo di crisi».

Quali invece le principali aspettative non ancora soddisfatte? «Stiamo dando il massimo soprattutto per dar luogo ad alcune migliorie in tema di viabilità e trasporti, al nuovo parcheggio del mercato e per porre le basi al nuovo parcheggio dinanzi alle scuole elementari (le cui aree sono già state acquisite). E poi c’è naturalmente la ristrutturazione del bene di proprietà del Comune più rappresentativo, l’antica “Torre del Borgo”: siamo stati capaci di prendere al volo un ultimo fondamentale treno, a livello di contributi regionali, per riportare all’antico splendore una struttura che nei prossimi anni avrebbe corso un rischio gravissimo, quello d’oltrepassare una soglia “di non ritorno” a livello di degrado e in ultima analisi quindi pesare sulla comunità. E le idee su come far risaltare un simile valore aggiunto per la comunità non mancano, anzi».

Che ne sarà invece dell’Imu? «Ci auguriamo tutti che il prossimo governo riconsideri l’Imu sulla prima casa. La scelta della nostra Amministrazione è stata quella di privilegiare la tassazione sulle proprietà rispetto all’aumento dell’imposizione fiscale sulle persone fisiche. Da qui la decisione di non toccare l’Irpef, intervenendo sull’Imu pur con diverse esenzioni, in primis ad esempio nei confronti di persone anziane che vivono di fatto in casa di riposo. Se le entrate derivanti dall’Imposta municipale unica nel corso dell’anno si riveleranno più alte, rispetto alle stime iniziali, ma soprattutto se il Governo non taglierà ulteriormente i trasferimenti già ridottisi al lumicino, in questo scenario la promessa che sento di fare ai cittadini è quella di riuscire a ridurre l’Imu di qualche punto, soprattutto sulla prima casa, ma anche sulle seconde categorie, per dar slancio anche alle imprese. Crisi, lavoro, occupazione: sono queste, infatti, le nuove emergenze sociali che soprattutto in questo periodo stanno a cuore ai nostri cittadini. Quel che può fare un Comune come Villa d’Adda è continuare a difendere come un baluardo i propri Servizi sociali, cercando di mantenere e semmai provare a implementare tutte le misure anti-crisi in grado di offrire sollievo alle famiglie più colpite da questa sfavorevole congiuntura economica».

3 commenti:

  1. Le perplessità sono soprattutto dovute ad alcuni altri attuali componenti dell lista che, se si riprsentassro, no avrbbero sicuramente il mio voto.

    RispondiElimina
  2. Abito da circa tre anni in questo comune e concordo con il nostro Sindaco sulla necessità di salvaguardare il valore della solidarietà che, come ho potuto constatare, è già molto radicato nella popolazione.
    Ho apprezzato poi la determinazione concreta alla salvaguardia del verde espressa dal nuovo piano di governo del territorio.

    RispondiElimina
  3. Ecco pubblicato il primo commento arrivato. Trattandosi del primo, non facciamo i pignoli, nonostante sia un po' (gratuitamente) sibillino... ma l'autore non ha rispettato le regole che ci siamo dati. Ricordate: commentate preferibilmente mettendo in chiaro il vostro account google, in ogni caso, leggete con attenzione il codice di comportamento. Buona navigazione

    RispondiElimina

Tutti possono lasciare commenti. In caso di interventi generici o di domande poste al gruppo, sarà possibile pubblicare come “utente anonimo”, firmando però comunque col proprio nome (oppure solo in questo caso utilizzando anche uno pseudonimo) al termine del commento.

Per veder pubblicati interventi di carattere più prettamente politico o che chiamano in causa persone, scelte amministrative o problematiche specifiche, sarà invece necessario iscriversi a Google e certificare il commento attraverso il proprio “Google account”. Una volta inserito, il commento rimarrà in sospeso fino all’approvazione.

Commenti con contenuti ingiuriosi o diffamatori non saranno naturalmente pubblicati (ma comunque registrati eventualmente a disposizione dell’autorità giudiziaria). Non saranno altresì pubblicati commenti offensivi della dignità di soggetti e/o gruppi, insulti e affermazioni denigratorie, scientemente false o delle quali è impossibile provare la verità, e ancora minacce o attacchi violenti verso terzi.