Gentili lettori, a qualche giorno dalla nascita di questo blog, avevamo ricevuto la segnalazione di un cittadino sul tema della rimozione dell'amianto, in riferimento ad una serata informativa promossa recentemente dall'Amministrazione Carsaniga. Eccola:
Sono stato alla riunione in biblioteca per l'amianto. L'assemblea è stata interessante e nel mio caso, se ho capito giusto, io che ho una villetta con la copertura in eternit di 120 mq di tetto per rimuoverlo e smaltirlo spendo un po' meno di 1000 euro e posso chiedere un rimborso del 50% con le detrazioni irpef. Adesso cerco di trovare una ditta per il rifacimento ma mi sembra una buona occasione. mi confermate che ho fatto i conti giusti? per la ditta bisogna andare in comune o telefono a loro? grazie, eru vaga
Abbiamo quindi deciso di approfondire l'argomento per fare chiarezza e dare alcuni utili ragguagli ai cittadini.
Una premessa. Innanzitutto chiariamo che l'incontro pubblico promosso dal Comune di Villa d'Adda è stato organizzato per portare i cittadini a conoscenza di una nuova normativa (la legge regionale 14 del 31/07/2012) che ha apportato modifiche e integrazioni alla già esistente legge regionale relativa alle “norme per il risanamento dell’ambiente, bonifica e smaltimento dell’amianto”.
L’integrazione più rilevante è il rilancio del “censimento amianto”, ovvero l’obbligo da parte di proprietari di impianti, edifici, siti e mezzi di trasporto con presenza di amianto o di materiali contenenti amianto di informare la propria ASL di competenza, tramite la compilazione di un modulo (il termine per la presentazione era stato fissato al 31 gennaio scorso). La mancata comunicazione all’ASL espone il soggetto obbligato (il proprietario) al pagamento di una sanzione amministrativa che va dai 100,00 € ai 1.500,00 €. Sanzioni saranno operative dai primi di febbraio. L’obbligo non si riferisce alle sole imprese ma a tutti i soggetti responsabili (proprietari) dei manufatti contenenti amianto.
Rimozione amianto: ecco cosa fare
Il proprietario di un immobile ove sia
presente l’amianto (si parla nella quasi totalità di coperture in eternit), non può smaltirlo in
proprio, anche se si tratta di una ridottissima quantità, ma deve
rivolgersi ad una ditta specializzata e autorizzata che rilasci poi
la certificazione di avvenuto smaltimento secondo le disposizioni di
legge.
Questo documento rilasciato
obbligatoriamente dall’azienda che ha fatto l’intervento è
importante per evitare al proprietario dell’immobile di incorrere
in pesanti sanzioni. Si tenga presente che la Regione Lombardia è in
possesso delle ortofoto del territorio dalle quali è possibile
identificare le costruzioni, piccole o grandi, con ricoperture
esposte di eternit. Ovviamente le ditte specializzate sono facilmente
reperibili in internet e non mancano poi i richiami pubblicitari.
Un cittadino che
voglia comunque approfondire tutti gli aspetti legati allo
smaltimento, compreso un orientamento dei costi, può rivolgersi
all’associazione "Sotto Il Monte Solare" che è disponibile a fornire
tutte le informazioni e i suggerimenti in materia (per esempio la legge
impone, in casi particolari, la rimozione dell’amianto entro 1 anno
dalla denuncia fatta a Gennaio 2012 e quindi non è male poter
contare su qualcuno esperto ed allo stesso tempo non coinvolto in
attività di business su questi temi).
Sotto Il Monte solare non è una ditta:
è una associazione volontaria, alla quale sono iscritti anche
diversi cittadini di Villa d’Adda, che ha lo scopo di diffondere la
conoscenza delle fonti di energia eco compatibili e di promuoverne la
diffusione. Chi fosse interessato a questa
opportunità può visitare il sito dell’associazione, oppure se si desiderano orientamenti su fornitori e prezzi di
smaltimento convenzionati contattare i signori Giuseppe Elio Tedone
(035.791717 o 335.8441448) e Sergio Toneguzzo (035.4360054 o
348.5902535) che hanno dato la loro cortese disponibilità ai
cittadini di Villa d’Adda anche non soci.
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